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Zeus Stark
NARRATO, PARLATO
L'ingresso era esattamente come se lo immaginava Zeus, con il dovuto gusto d'arredamento e l'attenzione ai particolari: chi aveva una zona così in quella parte della città voleva sognare di abitare nella ricchezza e non far parte di un quartiere che era tutto fuorché ricco. Procedendo per il corridoio si imbatté in una segretaria, altro simbolo di evasione di chi non voleva vivere dove viveva «certamente: può sicuramente aiutarmi, ma ho assoluto bisogno di discrezione e disponibilità» Zeus si inserì così nella discussione avvicinandosi al bancone della reception per parlare a volume "intimo" con la segretaria «sono un ispettore e sono qui per un controllo a sorpresa delle infrastrutture di sicurezza dell'edificio: se mi usa la cortesia di non annotare il mio arrivo e non notificare il mio accesso vedrò di elogiarla nel mio rapporto per aver semplificato il mio lavoro. Devo verificare il loro funzionamento e mantenimento, ma una visita annunciata farebbe in modo di correggere le possibili falle nel sistema e capirà da lei che alla nostra compagnia interessa non incappare in incidenti assicurativi per via di malfunzionamenti e scarsa manutenzione, perdere i premi assicurativi è una bella grana, mi creda» mentre parlava Zeus si guardava attorno, con fare professionale «a quanto so' avete una scala di servizio in caso di incendio, ne dovrei visionare lo stato e verificare il funzionamento delle porte, la cosa che mi preoccupa maggiormente è l'attico: statisticamente il 48% degli attici è volutamente manomesso dai residenti per paura che la loro privacy sia compromessa, ma nessuno di loro calcola che in caso di fenomeno esteso di combustione, l'attico è la zona a maggior rischio di tutto lo stabile. Non ha idea di quanti siano morti perché la loro porta d'emergenza non era in servizio, nella maggioranza dei casi per modifiche da loro stessi apportate» un sospiro di sdegno e fatica, questi ricconi e le loro manie che perseguitano la gente normale «se mi può far accedere all'attico in forma del tutto anonima semplificherà enormemente il mio lavoro e se dovessi scovare qualche manomissione invierò una notifica alla squadra di manutenzione, inoltre chiamerò personalmente il mio supervisore e farò il suo nome per una notifica di merito» Zeus fece affidamento alla sua faccia da schiaffi, al modo in cui era vestito e come si poneva alle persone per rendere il più possibile plausibile quella sua palla, cercando di far leva sulla possibilità di carriera e di merito di una segretaria persa tra scartoffi e compiti ingiuriosi «abbiamo un accordo? Altrimenti dovrò muovermi per vie ufficiali, ma la sua mancata collaborazione sarà una bella macchia sul suo curriculum» non voleva essere una minaccia, solamente l'avvertimento che aiutandolo lui avrebbe aiutato lei e viceversa
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Zeus Stark incarnava perfettamente uno dei modi di dire più famosi di Night CIty: Lo stile sopra la sostanza.
Se ti vesti come uno importante e ti comporti come uno importante, sembri un tipo importante. E il giovanotto incravattato sembrava davvero uno che sapesse il fatto suo, anche per il suo modo di fare discreto e intimo con la segretaria, che davvero lo stava ascoltando parola per parola. C'era solo un problema però:
Certamente signore, non la menzionerò negli appuntamenti di oggi, ma mi servirebbe comunque il suo badge di identificazione. gli disse con un sorriso cordiale.
Sebbene il suo stile era quello di un ispettore, quel detto non era al di sopra della legge e per dimostrare che fosse realmente un ispettore doveva avere con sé il badge dell'azienda per cui lavorava.
Un altro detto di Night City era appunto "la sostanza sopra lo stile", di cui i corporativi e gli uomini d'affari usano spesso.
E ora?
Intanto dal punto di vista di CL l'attesa era ancora lunga e doveva attendere che la porta si aprisse, intanto però le arrivò il messaggio di risposta di Liam.Ok. Sistemo e trattengo finché posso.
Era scritto in maniera molto veloce, quasi frettoloso. Era già arrivato Bentram? Oppure stava avendo problemi col paziente? In ogni caso la ragazza non poteva fare molto.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Signori, visto che in teoria dovrei aspettare mi sa che salto il turno a questo punto
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Zeus StarkNARRATO, PARLATO
Zeus sospirò come se avesse incontrato nuovamente quell'amico invadente ed evitato che però ti capita sempre a tiro nel momento meno opportuno «hai perfettamente ragione, saggio di sole, ma il problema è che non posso fornirti il mio nome: quello che stiamo facendo non è strettamente legale e se vengo pizzicato a fare questo genere di accordi finiamo in due in strada» parlava con fare quasi deluso, come se avesse perso una bella possibilità, ma si riaccese dopo poco «facciamo così: io mi controllo le uscite di sicurezza di tutti i piani ad eccezione dell'attico, verifico che sia tutto a posto e tu fai finta di essere stata "distratta" da un compito particolarmente importante, poi torno, facciamo la visita di ispezione secondo la prassi e se anche trovo qualche irregolarità nell'attico lo imputerò all'inquilino e citerò te per straordinaria collaborazione e professionalità: non faccio spesso questo favore, evitami una brutta giornata» sfoderò la sua faccia da "gatto con gli stivali" con tanto di occhioni supplicanti e mise sul piatto una proposta meno importante della precedente ma comunque allettante per la segretaria «se capitasse qualcosa durante l'ispezione finisce che ci vai di mezzo anche tu: non sai quante persone additano alla segreteria le proprie negligenze: solamente il mese scorso ne ho viste cacciare due per ispezioni fallite e non ne avevano nemmeno la responsabilità» parlava con il sorriso e la tranquillità: non voleva minacciare in alcun modo la buona segretaria, ma metterla davanti un bivio: chiedere ancora il badge e rischiare il tutto per tutto o lasciarlo sfilare per il condominio facendo finta di nulla, senza colpo ferire. -
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La segretaria non era per niente a suo agio con quello che diceva Stark, non tanto per il rischio di venire additata di incompetenza che comunque aveva il suo peso, ma per il suo modo di fare anche.
Signore il badge mi serve per confermare che lei lavori davvero per la compagnia d'ispezione. ripeté la segretaria sperando che stavolta capisse che la sola parola non era necessaria per poter garantire l'accesso a una zona privata. Però era anche vero che il rischio c'era comunque, quindi aggiunse:
Però se vuole controllare le uscite di sicurezza... glielo consento. Prenda il corridoio alla sua destra, a questo piano dovrebbe trovare prima l'uscita anti incendio, poi salga le scale e troverà le uscite di ogni piano.
Aveva funzionato, forse. Intanto aveva il via libera per fare entrare V, sempre se lei non avesse deciso di provare altrimenti.
Il corridoio infatti, grigio neutro conduceva dritto all'uscita enunciata dalla segretaria, e anche le scale che avrebbero portato ai piani alti.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusatemi per il post molto breve ma non sapevo come altro descrivere il corridoio. Per fattore di trama se volete potete invertirvi di posto, ovvero prima cnosso e poi V, visto che tanto lei non entra se non apre lui per prima. -
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Zeus StarkNARRATO, PARLATO
Aveva ottenuto quello che voleva, anche se l'accesso all'attico era decisamente preferibile, ma molto più difficile dato che necessitava di un badge che non aveva «ho l'abitudine di iniziare dalla cima, ma grazie della diponibilità: non lo dimenticherò» fece un occhiolino malizioso alla segretaria: stava per darle una scossa o mandarle un input audio doloroso per poi metterla fuori combattimento, ma non avrebbe voluto farle del male e la sua reazione gli risparmiò quell'ingrato pensiero «potrei metterci un po: sono meticoloso nell'ispezionare le porte, anzi meglio se inizio subito o rischio di farci notte» sorrise gentilmente e di direzionò verso le scale per accedere ai piani superiori: ogni struttura aveva una scala antincendio che dal secondo piano dava accesso alla strada ma che per ovvie ragioni di sicurezza non era accessibile dalla strada. Zeus si sarebbe diretto verso l'uscita antincendio del secondo piano ed avrebbe reso accessibile alla sua socia la zona senza passare dal primo piano dove la segretaria avrebbe mangiato la foglia sulle sue motivazioni in quell'ambiente. -
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Aspettare non era mai stato il suo forte, soprattutto quando si trattava di situazioni in cui non si sapeva affatto quanto tempo si aveva a disposizione. Per di più si trattava di un'occasione in cui, in primis, non era sola e ciò poteva rivelarsi un'arma a doppio taglio, e non conosceva affatto la persona con la quale si era precipitata in quell'incarico. Certo, aveva sentito parlar bene di Stark, a parole sembrava avere la testa sulle spalle e nessuno avrebbe potuto dire che era uno sprovveduto...ma in certi casi non si poteva mai sapere.
Sperava soltanto che stesse andando tutto liscio...altrimenti ci sarebbero stati non pochi problemi.
Durante l'attesa, CL non aveva fatto altro che guardarsi intorno attentamente e a voltare lo sguardo qua e là ogni qualvolta sentiva un rumore insolito che avrebbe attirato l'attenzione di chiunque: una voce in lontananza, qualche clacson o qualsiasi altra cosa che, lì per lì, sarebbe potuto risultare inusuale.
Era quasi estenuante e, sinceramente, non sapeva quando ancora avrebbe potuto resistere prima di tentare di forzare la serratura.
Fortunatamente, quando sentì l'ennesimo rumore e si voltò nella direzione da cui proveniva, quasi si lasciò andare ad un sospiro di sollievo. Stark aveva appena aperto la porta di servizio e sembrava abbastanza tranquillo. CL ci mise solo un secondo a muoversi, raggiungendo a passo svelto l'entrata ormai accessibile e ad avvicinarsi all'uomo. Dopo essere entrata nell'edificio, si guardò attorno velocemente, per poi voltarsi verso Stark.
Cominciavo a pensare di dover trovare una soluzione alternativa. disse con tono tranquillo, senza avere intenzione di risultare accusatoria. Forse, più che altro, si era ritrovata a preoccuparsi.
Tutto a posto? Hai avuto problemi? domandò infine, volendo accertarsi che fosse andato tutto liscio e che non avrebbero avuto problemi a raggiungere la dimora di Bentram. Dalla sua espressione, tuttavia, non sembrava che avesse riscontrato qualche intoppo ma era sempre meglio chiedere...non si poteva mai sapere.. -
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Zeus StarkNARRATO, PARLATO
CL non perse tempo e volle un aggiornamento con una rapida ed incisiva domanda dopo un commento «non ho dovuto mettere fuori combattimento la segretaria dell'entrata, l'ho convinta che sono un tecnico manutentore e sto eseguendo delle verifiche sui sistemi di prevenzione come le porte antincendio e che ci metterò un po'» affermò inizialmente come preambolo, giusto per dire al mondo che aveva saggiamente evitato di far male a qualcuno che era lì solo per lavoro «quando uscirò la ringrazierò e probabilmente dimenticherà la mia faccia, in caso contrario ho solo avuto accesso ad un edifico, non dovrei prendere troppe grane se la mia faccia salta fuori. Tu, invece, meglio se a lavoro finito eviti ancora l'ingresso e ti defili per l'uscita di servizio» mostrava ancora cautela nel mettere la faccia di CL in gioco, forse per evitare ancora ogni possibile collegamento in caso di indagine privata a scopo di vendetta. Era per loro venuto il momento di soppesare l'accesso al famoso attico, nel farlo Zeus provò a richiamare dal database cittadino qualche informazione catastale del complesso o qualche lavoro straordinario effettuato proprio a quel domicilio: con un briciolo di fortuna sarebbe incappato in qualche planimetria, qualche fattura o qualche dato generico che poteva delineare cosa li aspettava fuori e dentro quel tetro maniero covo del malvagio di turno. Se avesse avuto bisogno di un collegamento tramite jack allora avrebbe avvisato CL e si sarebbe direzionato verso il connettore più sicuro e discreto che riusciva a trovare, qualcosa che gli permettesse una connessione decente senza mettere in pericolo nessuno dei due. -
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La segretaria certamente non voleva grane, in tutti i sensi, lasciare andare Zeus senza una conferma era un rischio per entrambi. Per lei poteva essere il licenziamento, per Zeus qualcosa di peggio.
In ogni caso il duo era finalmente riunito e quella che sembrava la parte difficile era perlomeno terminata e potevano salire le numerose scale fino all'attico.
Tanti erano i piani, e tanti erano i minuti passati a salirli uno per uno, minuti essenziali e chissà tra quanto Bentram sarebbe arrivato a casa infine.
CL avrebbe dovuto ricevere un messaggio in quel caso... a meno che non fosse andato storto qualcosa.
I due arrivarono infine al piano dell'attico, ma dove prima in ogni altro piano c'era una porta di emergenza accessibile da entrambi i lati, qui invece nulla. Solo un muro di cemento liscio. Ma non aveva senso, anche a contare i piani uno per uno sia fuori che dentro l'edificio questo era l'ultimo piano, la penthouse. Che fosse tutto qui? Oppure... era semplicemente una porta segreta?
Se così fosse avrebbero dovuto trovare un pulsante o un meccanismo nascosto. O magari solo la mente di un runner, ma dove cercare in quel caso, senza incappare in un buco nell'acqua?. -
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Bene.
Un tecnico manutentore. Ottima trovata. Almeno avrebbero avuto il tempo di fare le adeguate ricerche senza avere dipendenti dell'edificio alle costole. Più che altro, si domandava cosa avesse detto a questa segretaria per farsi dare il via libera. Avendo provato personalmente i modi di Stark, non era difficile pensare che le avesse propinato qualche cazzata agghindata col suo modo di fare sicuro e riguardevole. Il fatto che non fosse stato costretto a farle del male, poi, andava a suo favore. E bravo Stark...se fossero usciti interi da quell'edificio le sarebbe sicuramente tornato utile, in futuro.
Sì, forse hai ragione. disse poi, alzando lo sguardo verso quella moltitudine di rampe di scale che dalla loro posizione sembravano non finire mai. Salire fino all'attico sarebbe stato un bel tragitto ma era comunque meglio che usare l'ascensore, dopotutto. Non c'erano dubbi sul fatto che quel palazzo fosse tempestato di telecamere ovunque, quindi usare le scale di servizio era la scelta più appropriata, anche se la più scomoda.
Meglio sbrigarsi. Vorrei andarmene da qui quanto prima. Liam ha detto che proverà a trattenere Bentram ma non voglio crogiolarmi su questa sicurezza. Non si può mai sapere.
Detto ciò, CL gli fece un lieve cenno con la testa in direzione delle scale e iniziò a salire a passo svelto. Prima sarebbero arrivati e meglio sarebbe stato per loro.
Sei riuscito a trovare una planimetria o qualcosa di simile? domandò qualche minuto dopo, forse a metà strada dall'attico. Difficile da dire...quelle scale sembravano non finire mai.
Ci misero parecchio prima di arrivare all'ultimo piano e la stanchezza aveva cominciato a farsi sentire. CL non si muoveva più come un tempo. A distanza di un anno, non era più abituata alla vita da mercenaria che conduceva mesi.
Tuttavia, la stanchezza sembrava essere il problema minore al momento.
Una via senza uscita. Un vicolo cieco. Un piano senza porte, a quanto sembrava.
Grandioso...ci mancava anche questa. sbuffò, respirando poi profondamente per riprendere fiato.
Alla faccia della sicurezza. Più che un edificio residenziale sembrava un archivio di segreti di stato.
Non era possibile che si fossero sbagliati: quello doveva essere l'ultimo piano e Liam le aveva garantito che Bentram viveva nell'attico. Fece qualche passo all'interno del pianerottolo, posando la mano sulla parete e facendocela scorrere mentre camminava per trovare qualcosa...un dislivello, una scanalatura...qualsiasi cosa. Prima di tentare con lo scanner, le sembrava giusto affidarsi al tatto.
Non è possibile che si tratti di un vicolo cieco. mormorò, per poi voltarsi verso Stark. Vedi qualcosa di strano? O qualcosa che può tornarci utile?
Domandato ciò, iniziò a guardarsi meglio intorno, affidandosi alle sue ottiche stavolta. Cominciò prima con lo zoom, soffermando lo sguardo qua e là per tentare nuovamente di trovare una qualche fessura in quella parete, per poi passare al visore scanner. Forse c'era qualche strano meccanismo nascosto da qualche parte.. -
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Zeus StarkNARRATO, PARLATO
Mentre CL parlava i due raggiunsero l'attico od almeno la zona che doveva fungere da ingresso, però senza l'ingresso «astuto» fu l'unico commento che Zues riservò all'assenza di un accesso, guardandosi attorno con fare curioso «forse sarebbe il caso di trovare un punto di accesso alla rete locale, così da poter capire con cosa abbiamo a che fare: forse parliamo di un occultamento meccanico, forse visivo, un ologramma o qualche altro marchingengo: solamente capendo cosa nasconde l'ingresso potremmo capire come disattivarlo. Potrebbe anche essere plausibile l'assenza di un accesso pubblico che obbliga i visitatori ad un accesso secondario strettamente sorvegliato e protetto: in entrambi i casi non sarà così facie entrare» dopo la sua sciorinata di ipotesi ci teneva a mettere al corrente che il loro accesso non era imminente: qualsiasi cosa proteggeva quell'attico era stato appositamente studiato per lasciare fuori gli intrusi ed impedire l'accesso ai non autorizzati «forse possiamo provare per l'antincendio: difficilmente una struttura indipendente ed inutilizzata come una scala d'emergenza viene modificata solamente per l'attico, ma anche in quel caso escluderei in accesso privo di ostacoli» l'ultima ipotesi era la stessa del loro ingresso al piano terra, ma anche in quel caso le cose non si facevano semplici «visto che sono qui direi che un accesso alla rete locale sia l'ideale ed il più sbrigativo» concluse la sua arringa con il motivo che spinse CL a reclutarlo: era un Netrunner e voleva correre nella rete come suggeriva il suo mestiere. -
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Nell'investigare sul misterioso punto cieco i due ebbero l'intuizione giusta: non era un muro ma una porta camuffata come tale.
La parete anche se al tatto era di cemento armato, dentro celava una spessa lastra di metallo che sigillava l'ingresso da entrambi i lati, adesso la questione era trovare un punto di accesso per poter fare il lavoretto da netrunner.
Non era facile ma alla fine Zeus riuscì a trovare un piccolo terminale, adatto proprio affinché potesse collegarsi con il suo cavo neurale, il problema arrivò dopo.
La struttura di rete da hackerare non era basilare per niente, ma nulla di impossibile se si fosse sforzato di riuscire nell'intento. Zeus doveva fare fronte a un muro di codificazione e doveva stare attento a non attivare un allarme, ma con la pazienza di un chirurgo avrebbe sicuramente sorpassato quell'ingente ostacolo, e infatti...
CLANG
Uno scatto metallico sugellò il successo di Zeus e la porta che bloccava i due in quella scalinata diede loro il benvenuto nella penthouse di Bentram.
La porta sembrava essere all'interno di una gigantesca cabina armadio, con vestiti, scarpe e chincaglieria varia di lusso.
Ma oltre la cabina si accedeva al salotto extralusso marmoreo con tanto di televisore grande quanto il muro su cui era innestato, una mobilia di tutto rispetto e una scala a chiocciola che portava al piano di sopra, probabilmente agli alloggi del signorotto.
Ma ovviamente non tutto procede sempre secondo i piani a Night City, infatti non appena i due fecero il loro ingresso, poterono udire una voce provenire dal piano di sopra.
Che accidenti è stato quel rumore?
Dai passi che stava facendo si poteva intuire che era una guardia, ma non sembrava aver ancora notato né CL né Zeus. Ora i due avrebbero dovuto pensare alla svelta: nascondersi o lottare.
Trovare un nascondiglio non sarebbe stato facile ma potevano sfruttare il salone o direttamente la cucina come scusa. Nascondersi dietro a un divano oppure dietro a un bancone, il vantaggio che avevano era che avrebbero avuto la copertura necessaria affinché la guardia non li avrebbe visti scendendo, ma non sapevano se poi avrebbe investigato. Loro dovevano cercare prove, e forse avrebbero trovato quello che cercavano al piano di sopra.
Che fare?. -
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Zeus StarkNARRATO, PARLATO
Il lavoro lo metteva sempre di buon umore, da quando i suoi genitori lo avevano lasciato senza più un soldo aveva imparato ad apprezzare la facoltà di raccimolare il necessario a vivere e quando la porta si aprì dopo il suo intervento, il suo umore già raggiante migliorò ulteriormente, allargando un sorriso compiaciuto mentre si dirigeva con CL verso l'antro della bestia. Subito dopo un nuovo pericolo si frappose tra loro due e Zeus reagì fulmineamente afferrando delicatamente la donna e portando CL così vicino alla sua bocca da bisbigliarle all'orecchio «Bertram ti ha invitato per la serata a divertirti nella sua suite, sei una palese cacciatrice di dote, una zoccola se preferisci: svampita, stupida come un banco e quando ti dirà che lui è uscito... beh, allora aspetterai e nel frattempo non te la offre una cosa da bere? Irretiscilo e tienilo occupato: io vado sopra a cercare prove e quando ho finito te lo tramortizzo e filiamo via. Cercherò di fare il prima possibile» la sua nuova idea era chiara: CL avrebbe usato il suo corpo come scudo per dare il tempo a Zeus di finire la missione senza impedimenti, quindi avrebbero messo fuori gioco la guardia e se la sarebbero filata: dal suo punto di vista era la strategia più rapida e meno rischiosa per entrambi, anche se CL avrebbe probabilmente dovuto farsi palpeggiare per qualche minuto... ma dei due era lei ad avere un corpo mozzafiato, no? Zeus era in attesa ma si sarebbe presto nascosto verso la cucina per poter permettere a CL di attuare l'inganno ed avere accesso al secondo piano. -
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Uppino .
